HTA News

ll monitoraggio dell’efficacia dei vaccini contro l’infezione da SARS-CoV-2. Primi risultati degli studi di popolazione

Dopo il calo fisiologico che è stato registrato nelle settimane centrali di agosto, la campagna vaccinale procede lentamente lasciandoci anche a settembre molto lontani dalle soglie minime di sicurezza. Rimangono infatti ancora molti gli indecisi e dubbiosi oltre ad una consistente e abbastanza numerosa e rumorosa frangia di fortemente contrari. Questo nonostante i numeri ci dicano che completare il ciclo garantisce una forte protezione, dall’infezione e ancor più alta dal rischio di conseguenze gravi (ricovero, ricovero in terapia intensiva, morte).

di Carlo Senore e Francesco Cattel 

Studi osservazionali condotti in UK, Israele, e Italia, sulla popolazione generale, o su operatori sanitari, evidenziano una riduzione del rischio di ricovero (ordinario e in terapia intensiva) e del rischio di mortalità nei soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, rispetto ai non vaccinati. L’analisi dei trend temporali, in Israele, ha evidenziato una stretta associazione tra l’andamento della copertura vaccinale e il calo del numero dei casi e delle ospedalizzazioni (ricoveri ordinari e in terapia intensiva), evidente inizialmente nelle fasce di età che avevano avuto accesso prioritario al vaccino e a seguire in quelle arruolate in tempi successivi nel programma vaccinale.
I dati italiani del sistema di sorveglianza dell’ISS, pubblicati a Giugno 2021, stimano una efficacia vaccinale nelle fasce di età più anziane (over 60) pari al 90% per il rischio di ricovero ordinario e al 97% per il rischio di ricovero in terapia intensiva e di decesso. Valori poco più elevati erano stimati per le fasce di età più giovani.
La riduzione delle ospedalizzazioni contribuisce a mitigare l’impatto indiretto del Covid-19 sulla salute della popolazione, in particolar modo delle persone più fragili e affette da malattie croniche, conseguente a ritardi di accesso ai servizi sanitari e all’annullamento di prestazioni urgenti o differibili. Con la diffusione delle campagne vaccinali appare però urgente disporre di dati utili a valutare in quale misura questi vaccini possano prevenire l’infezione asintomatica da SARS-CoV-2, per orientare le raccomandazioni di sanità pubblica per i soggetti vaccinati. Inoltre, l’efficacia dei vaccini nel ridurre il rischio di infezione asintomatica, può essere considerata un indicatore dell’impatto del vaccino nel prevenire la trasmissione del virus.
Una recente metanalisi condotta da ricercatori dell’Istituto Koch ha analizzato i dati disponibili relativamente all’efficacia dei vaccini nel ridurre il rischio di infezione.  I risultati di 17 studi, condotti in 8 paesi diversi (8 su operatori sanitari, 7 su popolazione generale e 2 su assistiti in strutture per lungodegenti) confermano, nei soggetti che avevano completato la schedula prevista, una elevata efficacia dei vaccini (Pfizer, Astra-Zeneca, Moderna, Janssen), variabile tra il 61.7% e il 98.6%.  La maggioranza degli studi riporta stime di efficacia variabili tra l’80% e il 90% e non sono state osservate differenze in relazione ad età o tipo di vaccino. Gli studi che avevano specificamente esaminato l’effetto protettivo dei vaccini per le infezioni asintomatiche hanno riportato stime di efficacia variabili tra l’80% e il 90%.
Nei soggetti vaccinati la carica virale dei soggetti infettati sembra più bassa carica e la durata del tempo di eliminazione del virus sembrano ridotti rispetto ai non-vaccinati.
L’effetto protettivo dei vaccini si manteneva anche per la cosiddetta variante inglese (B.1.1.7), mentre l’efficacia sembra ridotta per il rischio di contrarre l’infezione per la più recente variante Delta, anche si mantiene invariata la riduzione del rischio di ospedalizzazione.
Questi dati suggeriscono quindi che i vaccini contro l’infezione da SARS-CoV-2 sono efficaci nel prevenire non solo le infezioni sintomatiche, ma anche quelle asintomatiche, e che, anche se i soggetti vaccinati possono in alcuni casi contrarre l’infezione, la probabilità che contribuiscano a trasmetterla è ridotta. In una prospettiva di sanità pubblica, la vaccinazione può non solo limitare gli effetti indiretti della pandemia, dovuti alle restrizioni dell’offerta di prestazioni per patologie croniche, ma anche contenere la diffusione dell’infezione.


I soldi ci sono, le idee di investimento anche, l’HTA dov’è?

Come ampiamente previsto e anticipato, il PNRR, dedica cospicue risorse al tema salute a cui non solo è dedicata la Mission n.6 con uno stanziamento di oltre 15 miliardi di Euro ma al quale è anche è possibile associare, sebbene in maniera indiretta, alcuni degli interventi presenti nelle diverse Mission di cui è composto sulla base dei positivi effetti collaterali che potrebbero determinarsi (ad es. digitalizzazione, ecologia, ricerca) in particolare in una logica di one Health dichiarata elemento caratterizzante degli obiettivi di salute prossimi futuri.

di Matteo Ritrovato

Tra le idee fondanti la mission 6 viene dichiarata la necessità di “perseguire un più efficace collegamento fra la ricerca, l’analisi dei dati, le cure e la loro programmazione a livello di sistema” nonché un forte accento viene posto sull’innovazione delle cure e del SSN in toto.
Poiché questi temi, non solo presi singolarmente, ma soprattutto se approcciati nel loro complesso, sono parte costitutiva della metodologia dell’Health Technology Assessment, nonché elementi core nello svolgimento dei processi che portano alla realizzazione dei c.d. report di HTA, si rimane francamente disorientati nel constatare che il testo non fa menzione esplicita o implicita della metodologia HTA e della necessità di valutare con attenzione, metodo multidisciplinare e con chiari obiettivi di salute i tanti miliardi che saranno disponibili.

Ancor di più se si considera, concetto sempre ben presente nella comunità scientifica e professionale di HTA, che quest’ultimo, da almeno un decennio, è considerato, sia in seno al Parlamento Europeo che al WHO, uno strumento fondamentale per garantire la sostenibilità, la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari a carattere universalistico.
Il dubbio è che la percepita necessità di estrema rapidità nell’implementazione degli interventi previsti, divenga alibi di un mancato approccio HTA e in parte si leghi all’attuale polemica sulla necessità di semplificare i bandi di gara. La sfida portata dal PNRR crediamo meriti una particolare e mirata attenzione a non fare solo presto ma a fare bene. L’assenza di una valutazione HTA non sembra un buon viatico di garanzia in tal senso.
L’esigenza di rispettare tempistiche rigorose dovrebbero portare piuttosto ad una accelerazione in termini di organizzazione (magari seguendo quanto proposto da SIHTA nel Position Paper del luglio 2020) e mobilitazione delle migliori risorse già presenti nel Paese per studiare le diverse alternative e solo successivamente dare esecuzione agli interventi previsti, garantendo quindi l’ottimizzazione del valore derivante dall’utilizzo delle risorse del PNRR.
Ad oggi non è dato sapere se ci sarà modo di attuare ed adoperare tale metodologia nelle attività di implementazione della mission n. 6, ma rimane ferma la convinzione di quali e quanti benefici ciò apporterebbe, così come la disponibilità di SIHTA e della comunità di studiosi e professionisti che essa rappresenta.


EDITORIALE di Francesco Saverio Mennini 


Risorse per l’emergenza o risorse per il futuro?

È ormai evidente a tutti che le risorse a disposizione del nostro Ssn debbano essere aumentate così da garantire non solo una risposta immediata alle conseguenze dell’emergenza sanitaria ma anche e soprattutto garantire una duratura sostenibilità del Sistema stesso e di welfare nel suo complesso.
Ma quali risorse? Si, mediante il Next Generation EU il Paese potrebbe contare su risorse importanti che, però, non sarebbero vincolate per la Sanità. Un passo in avanti che non deve far perdere di vista l’obiettivo principale, garantire un Nuovo Rinascimento stabile e duraturo per il nostro Ssn.
Perché allora non si fa più riferimento alle risorse, aggiuntive, che potrebbero arrivare dal MES per la sanità?

Va ricordato che, a differenza di quanto avvenuto in passato, la condizionalità concordata all’inizio non cambierà durante il periodo nel quale la linea di credito sarà disponibile. Il solo requisito per ottenere il prestito è nel modo in cui si spende il denaro (ci mancherebbe altro). Quindi, non ci sarà l’attivazione di programmi di aggiustamento macroeconomico, come si paventava inizialmente. Queste premesse obbligano ad una riflessione importante tanto gli studiosi che i decisori. Da parte di chi scrive, e non solo, sembra proprio andarsi a profilare all’orizzonte uno scenario forse irripetibile per il nostro Ssn e quello di Welfare nel suo complesso. Si intravede, infatti, la possibilità concreta di poter disporre di risorse ingenti (circa 36 miliardi di Euro, ad un tasso bassissimo) come non si erano mai viste in passato, tali da permettere una riorganizzazione completa del nostro Servizio sanitario nazionale (Ssn) con importanti ricadute positive sulla collettività e sul sistema economico del Paese. Irripetibile in quanto con il prestito Mes di nuovo modello si possono coprire i costi sanitari “diretti e indiretti”, cura e prevenzione. L’intervento MES come il Next Generation dovrebbero, infatti, avere un progetto chiaro, trasparente e basato su scelte prioritizzate con logiche di HTA.
È nell’interesse del Paese e dei cittadini utilizzare il MES e per fare questo, accanto al lodevole sforzo del Ministero della Salute nell’assicurarsi, dopo molti anni, delle risorse importanti, il MES, con la mole di risorse aggiuntive, potrebbe garantire una rinascita del nostro sistema di Welfare indirizzato al reale fabbisogno dei nostri cittadini.


RIFLESSIONI di Giandomenico Nollo

"Se sia più nobile pel Ssn soffrire colpi di fionda e dardi d'atroce fortuna o prender armi 
contro un mare d'affanni e, opponendosi, por loro fine? 
Cambiare, Ordinare, Innovare… nient'altro, e con un adeguato fondo porre fine al dolore 
ai mille tumulti naturali di cui il Ssn è ostaggio."


L’HTA per disegnare il futuro dei nostri ospedali

Tra le altre cose, la pandemia ha reso evidente come gran parte della dotazione strutturale ospedaliera italiana sia non solo materialmente vetusta ma anche funzionalmente obsoleta e risultato di un ritardo accumulato negli anni nella revisione dei parametri di progettazione, di realizzazione e di utilizzo degli Ospedali.

di Giandomenico Nollo e Pietro Derrico

L’iniezione di risorse finanziare, oggi finalmente riconosciuta inderogabile, potrebbe costituire una grande opportunità per rinnovare i nostri ospedali, rendendoli capaci di adeguare elasticamente la propria risposta in funzione della domanda (per tipologia e volumi), massimizzando l’appropriatezza dell’offerta in funzione dell’intensità di cura “istantaneamente” richiesta. Spazi e tecnologie degli ospedali dovrebbero essere attentamente valutati e progettati anche in funzione della necessaria integrazione con le cure territoriali. Lo sviluppo della medicina del territorio dovrà infatti essere sinergico con la riorganizzazione della rete ospedaliera per dare vita ad un vero e proprio network di cura in cui per ogni nodo sia chiaramente definita la funzione: prevenzione, acuzia, cronicità, riabilitazione, educazione alla salute ecc. Le sfide tecnologiche ed organizzative, determinate dal quadro sin qui presentato, potranno trovare adeguata risposta solamente con il contributo discriminate, metodologicamente sistemico, dell’HTA, declinato in un’ottica di puntuale e costante collegamento ed interazione tra i diversi livelli valutativi, così come proposto nel recente Position Paper SIHTA (Per un Sistema Italiano di HTA, giugno 2020).

L’articolo completo sul numero di aprile 2021 di Panorama della Sanità


Vaccini anti Covid: profili di sicurezza sovrapponibili

di Francesco Cattel

Fin dall’inizio della pandemia tutto il mondo si è ritrovato a considerare e rielaborare nuove strategie comportamentali quali distanziamento fisico, uso della mascherina, lavaggio frequente e disinfezione delle mani. Abbiamo inoltre avuto modo di ripassare dai vecchi libri di scuola il significato del termine vaccino: “un farmaco biologico sviluppato con lo scopo di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi deputati a combattere un’infezione causata da un determinato microrganismo”.

Attualmente in Italia sono disponibili 3 vaccini contro il COVID-19 sviluppati rispettivamente da Pfizer-BioNTech, Moderna e Oxford/AstraZeneca. Un ulteriore vaccino, prodotto da Johnson&Johnson (J&J), è stato recentemente autorizzato dall’agenzia europea per i medicinali EMA (European Medicines Agency). L’aspetto fondamentale che differenzia i vaccini Pfizer e Moderna dagli altri due vaccini sviluppati da Oxford/AstraZeneca e J&J riguarda la tecnologia di formulazione.

Il vaccino Oxford/AstraZeneca sfrutta una tecnica utilizzata comunemente per la formulazione dei vaccini, ovvero quella del vettore virale: un virus viene svuotato del suo materiale genetico, reso quindi inoffensivo e riempito con del materiale genetico codificante la parte antigenica del patogeno d’interesse. Nel caso di Oxford/AstraZeneca è stato scelto come vettore virale un adenovirus di scimpanzé modificato per veicolare il materiale genetico codificante per la proteina Spike (S) del virus SARS-CoV-2. Questo tipo di formulazione è la più facile da maneggiare in quanto può essere conservata in comuni frigoriferi ad una temperatura tra 2°C e 8°C. Anche l’ultimo vaccino autorizzato, sviluppato da J&J, sfrutta la tecnologia del vettore virale sopra descritta; ciò che lo differenzia dal vaccino Oxford/AstraZeneca è la temperatura di conservazione: la formulazione di J&J, infatti va tenuta a -20°C e rimane stabile tra i 2°C e 8°C per 3 mesi.

Pfizer-BioNTech e Moderna, invece, hanno sviluppato un vaccino ad RNA messaggero (mRNA), codificante per la proteina Spike. L’RNA  o acido ribonucleico è una molecola polimerica, normalmente presente nel nostro organismo, implicata in vari ruoli biologici di tra cui la codifica e l’espressione dei geni;


Anticorpi Monoclonali, non per tutti

di Andrea Messori e Giandomenico Nollo

La pandemia ha determinato un’accelerazione della ricerca e rivoluzionato tutti gli standard vigenti appena un anno fa, dando spazio ad elementi di emergenza anche in carenza di solide ed inequivocabili prove di efficacia. L’esempio più recente di questa emergenza autorizzativa è stato senz’altro il dibattito scientifico e mediatico sul tema degli anticorpi monoclonali nei pazienti con Covid di gravità lieve o moderata. La discussione sulla validità e l’appropriatezza di questa classe di farmaci ha infatti interessato l’ampia comunità scientifica internazionale e tutti i paesi del mondo occidentale.Nelle scorse settimane anche nell’agenzia regolatoria italiana le posizioni differenti si sono confrontate accesamente, e ampio risalto mediatico è stato dato alle diverse posizioni sollevate dalla decisione di introdurre questo farmaco nelle opzioni terapeutiche per i pazienti Covid-19. La fase più acuta del confronto si è ora conclusa, in Italia i primi due anticorpi monoclonali sono stati approvati con un provvedimento ad hoc e, analogamente…


Ce lo chiede Sun Tzu, dobbiamo essere preparati

di Giandomenico Nollo

Se quella che stiamo vivendo è una sorta di guerra mondiale tra noi poveri e dispersi esseri umani e un esercito di piccoli virus capaci di penetrare le nostre difese, di restare in aria sospesi fino a colpirci appena abbassiamo la mascherina, di cambiare e mutare forma per esser sempre più letali, allora forse dovremmo chiedere ai generali come combattere e vincere. Assumendo per vero che questo esercito si sia formato ed addestrato in Cina, forse dovremmo chiedere ad un generale Cinese come si debba combatte.SunTzu, filosofo, Generale e stratega Militare vissuto nel 600 AC, che sembra vanti una lunga esperienza nell’arte della guerra, potrebbe infatti aiutarci con alcune delle sue affermazioni per cui è rimasto famoso ed ancora oggi ascoltato. Tra queste mi soffermerei su due:

  • Soltanto coloro che si calcolano molto vinceranno; coloro che calcolano poco non vinceranno e tanto meno vinceranno coloro che non calcolano affatto.
  • Non bisogna organizzare i propri piani in base a ciò che il nemico potrebbe fare, ma alla propria preparazione.

In entrambe si evidenzia la necessità di essere preparati, di prevedere e guardare avanti, e farlo in anticipo, molto più avanti di ciò che l’angusta visione sotto il fuoco nemico consentirà …


HTAi 2021 – Il Congresso Annuale, che quest’anno sarà in modalità virtuale, si terrà tra il 19 ed il 23 giugno 2021


Società Italiana di Igiene,Medicina Preventiva e Sanità Pubblica

Linee guida e HTA: un connubio da consolidare nell’ordinarietà e nell’emergenza

La medicina basata sull’evidenza rappresenta un elemento chiave per il conseguimento degli obiettivi di qualità e sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. L’Health Technology Assessment e le linee guida, oltre a rappresentare validi strumenti per promuovere la medicina basata sull’evidenza, condividono aspetti metodologici, criticità e potenzialità. Il recente position paper rilasciato dalla Società Italiana di HTA sottolinea come l’ecosistema HTA sia ancora frammentario e manchi di coordinamento e di tempestività. Quest’ultimo aspetto rappresenta una criticità anche del Sistema Nazionale Linee Guida. Tuttavia, alla luce dei recenti avvenimenti epidemiologici, risulta necessario rafforzare sinergie e semplificare processi per far sì che tali strumenti siano resi tempestivamente disponibili ai decisori. Con questo web21inar si approfondiranno le reciproche relazioni tra linee guida e HTA dando spazio agli aspetti metodologici e applicativi con un focus sulle criticità e sulle opportunità emerse con la pandemia da SARS-CoV-2.

19 gennaio 2021 – Online ore 16.30-18.30

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“Innovazione tramite l’HTA” è il titolo del XVIII Meeting Annuale HTAi – Manchester 2021

L’incontro annuale HTAi di quest’anno si svolgerà dal 19 al 23 giugno 2021 a Manchester e affronterà gli approcci adattativi all’HTA che possono rappresentare una solida base nell’innovazione dei sistemi sanitari.  Con la rapida evoluzione delle nuove tecnologie, le nuove sfide che emergono anche sulle tematiche legate all’HTA. Visita il sito ufficiale dell’evento >>


HTAi Beijing 2020: pubblicati i dati

Nel numero di Dicembre 2020 dell’International Journal of Technology Assessment in Health Care (IJTAHC) è stato pubblicato l’Annual Meeting Abstract Supplement 2020 che raccoglie i lavori accettati al Congresso annuale HTAi 2020.


Come vengono scelte le cure ai tempi del Covid-19

Mercoledì 17 giugno 2020 Appuntamento online dalle ore 11,00 alle ore 13,00
Scegliere un percorso di cura piuttosto che un altro non impatta solo sulla salute del paziente. Ci sono  ricadute sociali, organizzative e anche economiche. La tecnologia è parte centrale di questo processo. Ogni giorno medici e manager della sanità devono prendere decisioni rapide che siano le migliori possibili. L’HTA è lo strumento che li aiuta, ma scopriamo insieme di cosa si tratta, come funziona, chi lo utilizza… Per un futuro dove la sanità sia efficace ed efficiente.


Il Convegno nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneria Clinica 2020 si terrà in autunno

Spostamento al 2021 il Convegno dedicato al Nuovo Regolamento europeo sui dispositivi medici e decisione di tenere il Convegno Nazionale 2020 dell’Ingegneria clinica italiana in formato digitale su piattaforma interattiva: sono i due temi di una nota inviata a tutti gli associati da parte dell’Associazione Italiana Ingegneria Clinica, che ha deciso così di evitare a tutti i professionisti di settore ulteriori attese in merito al suo evento nazionale (che comprenderà nei suoi lavori anche l’Assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche associative). “Il protrarsi della condizione emergenziale causata dal Covid-19″, è quanto comunicato dal Direttivo AIIC, “e l’imprevedibilità dell’evoluzione della situazione sanitaria nei prossimi mesi autunnali sta comportando il rinvio di gran parte degli eventi congressuali del 2020 al 2021.

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L’incertezza di poter svolgere in sicurezza e serenità il nostro consueto appuntamento annuale, le inevitabili misure di protezione e distanziamento, ci costringono a spostare al 2021 il Convegno Nazionale previsto a Milano”. Il Convegno nazionale, in origine previsto per gli ultimi giorni del mese di maggio (con un tema particolarmente attuale: Regolamento europeo: le sfide per la governance dei dispositivi medici) era stato spostato all’autunno per la situazione di pandemia e di conseguente distanziamento sociale e di blocco degli eventi assembleari e convegnistici. “A rafforzare la decisione del Direttivo – prosegue la comunicazione AIIC – concorre altresì lo spostamento della data di entrata in vigore del Nuovo Regolamento sui Dispositivi Medici, che come noto, è prevista per il maggio del 2021. Per tale ragione il Convegno di Milano si intende ri-programmato per le date del 27, 28 e 29 Maggio del nuovo anno. La sede è confermata, ovvero gli East End Studio, tema e struttura dell’evento rimangono anch’essi invariati”. Ma – come detto in premessa – lo “spostamento” del Convegno Nazionale AIIC sul nuovo Regolamento Europeo non significa “cancellazione” dell’evento dell’anno in corso, che viene oggi confermato in modalità digitale: in relazione al Convegno 2020, il Direttivo AIIC ha infatti comunicato che “sarà un evento interamente on line”. Nei prossimi giorni l’Associazione offrirà “maggiori aggiornamenti in relazione al tema, alla struttura dell’evento, alla tipologia di piattaforma utilizzata, alle modalità di interazione. E’ nostra intenzione dare il massimo affinché nella sua innovativa modalità digitale, l’evento AIIC sia e resti l’evento di riferimento per professionisti, istituzioni, stakeholder e mercato, quale siamo ormai abituati a considerarlo”. La nota AIIC si conclude ricordando che “con il Convegno di Novembre verranno rinnovate le cariche del Direttivo nazionale dell’Associazione”.[/accordion]
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Valutazione della rapida digitalizzazione avvenuta in ambito ospedaliero in seguito all’emergenza Covid-19

Webinair HTAi COVID-19 Response 5 Giugno 2020 ore 08:00 MDT (-6 UTC).
Tra i relatori il Prof. Americo Cicchetti

INFORMAZIONI E ISCRIZIONE>>


INDAGINE SIEROLOGICA SU COVID-19 CONDOTTA DA MINISTERO DELLA SALUTE E ISTAT
È partita il 25 maggio l’indagine sulla sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-COV2 realizzata da Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, nell’ambito delle rispettive competenze sanitarie e statistiche (DL n. 30 del 10/05/2020 pubblicato in G.U. n.119).
Grande apprezzamento per l’operazione è stato espresso dalla Società Italiana di Statistica (SIS) che aveva promosso l’iniziativa in ambito scientifico. L’obiettivo dell’indagine è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Attraverso l’indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l’estensione dell’infezione nella popolazione…CONTINUA A LEGGERE>>
#IndagineSierologica 


“CHALLENGES BRING OPPORTUNITIES. TIME FOR ACTION, TIME FOR HTA” è il contributo pubblicato dal Presidente dell’HTAi, Dr. Iñaki Gutiérrez-Ibarluzea, il 14 maggio 2020. CONTINUA A LEGGERE >>


CALL FOR EXPRESSIONS OF INTEREST PER ORGANIZZAZIONI NO PROFIT
Un’opportunità per unirsi al Forum politico globale HTAi
“Accogliamo con favore le manifestazioni di interesse di membri organizzativi senza fini di lucro dell’HTAi che hanno responsabilità formali all’interno di un sistema sanitario per prendere decisioni basate sull’HTA e/o fornire consulenza basata sull’HTA sulla copertura o sui prezzi delle tecnologie sanitarie.” CONTINUA A LEGGERE>>


La risposta dell’HTAi al COVID-19:
Il Consiglio di amministrazione di HTAi ha creato un comitato (Team di risposta HTA COVID-19)  che ha il compito di supervisionare e coordinare degli sforzi, le azioni e gli orientamenti della società nella ricerca sul nuovo coronavirus. CONTINUA A LEGGERE>>


Piano strategico HTAi 2020-2025
Vuoi sapere qual’è il piano strategico dell’HTAi per il period 2020-2025? CONTINUA A LEGGERE>>


CINA- PECHINO 2020
L’incontro annuale dell’HTAi previsto il 20 /24 giugno 2020 a Pechino in seguito all’emergenza Sars-Cov-2 e stato rinviato direttamente a giugno 2021 a Manchester, nel Regno Unito. CONTINUA A LEGGERE>>


Live Webinar: Il Covid-19 ci sta mostrando la strada per un sistema sanitario migliore
Con il mondo concentrato sul contenimento di COVID-19 e il conseguente reindirizzamento delle risorse, cosa sta succedendo ai “pazienti invisibili” – quelli senza COVID-19?
Il Dott. Lee condividerà alcuni dei passi strategici che possono o dovrebbero essere effettuati per migliorare l’assistenza mentre entriamo in un sistema sanitario che non è orientato alla risposta a una crisi ma spinto dalla competizione sulla performance delle prestazioni.
Lunedì 18 maggio 2020 alle 15:00 UTC + 1 per ascoltare il Dr. Thomas Lee, caporedattore di NEJM Catalyst. CONTINUA A LEGGERE>>


“Patient and citizen perspectives improve HTA” è il titolo del bollettino di HTA Interest Group del mese di aprile. CONTINUA A LEGGERE>>


Il documento del forum EUnetHTA 2019 dal titolo “La quarta edizione della Rete europea per la valutazione delle tecnologie sanitarie: punti salienti e risultati” è stato reso disponibile dal 24 aprile 2020, dopo la sua pubblicazione sull’International Journal of Technology Assessment in Health Care. CONTINUA A LEGGERE>>


La Commissione europea ha adottato una proposta per posticipare di un anno la data di applicazione del regolamento relativo ai dispositivi medici in modo da consentire agli Stati membri, alle istituzioni sanitarie e agli operatori economici di dare la priorità alla lotta contro la pandemia del coronavirus. CONTINUA A LEGGERE>>

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HTA NEWS

Insieme per la sanità del futuro

I dispositivi medici e le diagnosi in vitro sono essenziali per la gestione della salute, pertanto è cruciale creare le condizioni necessarie affinché le imprese del settore possano continuare a innovare, offrendo ai cittadini nuove soluzioni diagnostiche e...

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AGENAS Avviso pubblico

AGENAS pubblica l'Avviso pubblico per la presentazione delle candidature a membro della rete dei portatori di interesse dell’Health Technology Assessment del PNHTA DM 2023-2025 (Stakeholder Network). In linea con quanto previsto dal Regolamento Europeo 2021/2021...

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Divulgare la cultura dell’Hta a tutti i livelli

Uno degli obiettivi che la Sihta si pone per il prossimo futuro è la divulgazione della validità dei sistemi di analisi e di valutazione Hta. Durante la puntata del settimanale curato da Gerardo D'amico "Basta la salute" in onda su RaiNes24 il 29 novembre scorso,...

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La Sihta ha partecipato ad una importante sessione del Forum Risk Management 2023 di Arezzo dedicata al tema della Nuova Governance dei Dispositivi Medici e Sostenibilità. Nutrita la partecipazione e importanti i relatori...

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La Sihta ha partecipato ad una importante sessione del Forum Risk Management 2023 di Arezzo dedicata al tema della Nuova Governance dei Dispositivi Medici e Sostenibilità.Nutrita la partecipazione e importanti i relatori intervenuti tra i quali ricordiamo esponenti...

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