Lo Stato in crisi parte da una semplice domanda: nella gestione della pandemia da Covid-19, l’Italia poteva fare meglio?
Con il contributo multidisciplinare di 35 tra esperti e accademici, il libro, curato da Patrick Trancu edito da Franco Angeli, ci aiuta a rivedere gli eventi dell’ultimo anno da una prospettiva diversa: quella della gestione di crisi.
La pandemia, conclamata a febbraio dell’anno scorso, si è rapidamente trasformata da emergenza sanitaria a crisi sistemica, mettendo le nostre istituzioni a dura prova sotto molteplici fronti. Facendo emergere in primo luogo la difficoltà a ragionare in termini di complessità e la fragilità del sistema sanitario, sociale ed economico. Una crisi epocale, che ha colpito duramente tutti gli Stati, aggravata dalle carenze strutturali e dall’impreparazione, che hanno giocato un ruolo chiave, insieme all’assenza di comunicazione chiara ed efficace, di trasparenza del sistema di gestione e dei rapporti con gli altri Paesi, nella percezione dei cittadini.
Il libro affronta le peculiarità delle crisi del XXI secolo, la distinzione con l’emergenza e fornisce al lettore alcune nozioni di base. Dopo un’analisi di come lo Stato è organizzato per gestire situazioni emergenziali e critiche, vengono analizzati in dettaglio la gestione della crisi pandemica nella prima fase, i limiti emersi, il ruolo di scienziati, esperti e giornalisti. Tra i temi presi in esame c’è poi il problema della gestione del dato e dell’informazione, elementi fondamentali di tutti i processi decisionali. Per avere dati utili alla decisione servono cultura, competenze specifiche, infrastruttura e processi che, se sono carenti in tempi normali, lo saranno ancor più in tempi di crisi. Uno dei molti contributi che compongono questa importante opera (La difficile gestione dei dati) parte proprio da qui, dall’analisi della crisi di gestione del dato e dell’informazione, evidenziatasi nell’arco dell’ultimo anno, ma che è specchio della arretratezza del nostro sistema informativo, e della diffusa mancanza di una cultura del dato.
Il Covid-19 dovrebbe suonare come il campanello d’allarme per la prossima crisi. Per non farsi trovare nuovamente impreparati dobbiamo prendere coscienza che un ripensamento del sistema di gestione di crisi dello Stato non è più procrastinabile.
Per volontà degli autori i proventi del libro verranno devoluti alla Fondazione Theodora, dal 1995 un sostegno per i bimbi in ospedale