Il XVI Congresso Nazionale Sihta si svolgerà a Roma dal 24 al 26 ottobre 2023 presso il Countryard by Marriott Rome Central Park – Via Giuseppe Moscati, 7, 00168 Roma
1. Quota riservata ai soci Sihta è estesa anche alle società partner (SITI – SIFO – SIO – AIE – AIES – SIN – AIFM – SISMEC) previa attestazione dell’associazione per l’anno in corso
L’iscrizione al Congresso è valida solamente se accompagnata dall’attestazione dell’avvenuto pagamento entro le date indicate. Non verranno tenute in considerazione le iscrizioni pervenute senza il prescritto pagamento.
LA QUOTA DEVE ESSERE COMUNQUE SALDATA PRIMA DELL’INIZIO DEL CONGRESSO
In caso di disdetta della partecipazione, comunicata entro il 25 settembre 2023 con Pec o con raccomandata AR indirizzata a Kos Comunicazione e Servizi Srl (Via M. Bontempelli, 10 – 00144 Roma), è possibile il rimborso del 50% della quota di iscrizione al Congresso già versata. Dopo tale data non sarà riconosciuto più alcun rimborso.
Valutazione della tecnologia sanitaria basata sull’ospedale – Indagine mondiale L’HB-HTA Interest Group dell’HTAi (Health Technology Assessment International) sta conducendo un sondaggio per definire lo sce nario attuale dell’Hospital-Based Health Technology Assessment (HB-HTA). HB-HTA consiste nell’implementazione di attività di HTA “in” o “per” gli ospedali. L’obiettivo è quello di raccogliere dati sulle attuali attività HB-HTA ma anche sulla percezione del ruolo, delle potenzialità e delle barriere dell’HB-HTA a livello internazionale. Il sondaggio è aperto a tutti, membri e non membri di HTAi. Si accetta una risposta per ogni organizzazione rispondente.
Call for abstract della 28a edizione della Conferenza annuale della European Health Management Association – EHMA. Il Convegno sarà ospitato dalla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma su iniziativa della Scuola Superiore di Economia e Management della Sanità nei giorni 5-7 giugno 2023. I membri di SIHTA che lavorano nel campo della gestione delle organizzazioni sanitarie sono invitati a presentare i loro studi utilizzando la piattaforma dedicata. Gli abstract devono essere inviati entro lunedì 6 febbraio 2022 alle ore 11:00. Gli autori possono modificare i loro abstract fino alla scadenza della presentazione. Non saranno accettate ulteriori modifiche dopo tale data.
Gruppo Htacg UE: Marco Marchetti nominato Vicecoordinatore
Il dirigente della Uos Hta di Agenas nominato a Bruxelles Marco Marchetti, Dirigente della Uos Hta di Agenas, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Sihta, è stato nominato il 28 novembre 2022 a Bruxelles Vicecoordinatore per i dispositivi medici dal Gruppo di coordinamento degli Stati membri UE sull’Health Technology Assessment (Htacg). “Un prestigioso riconoscimento conferito all’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali che, attraverso il lavoro di Marchetti, avvierà e coordinerà per i prossimi due anni le attività in materia di valutazione per i dispositivi medici, anche in funzione di valorizzare il ruolo dell’Italia nel sub-investimento del Pnrr in telemedicina” afferma Agenas.
Cambia lo scenario per l’Hta in Europa
Concluso il terzo incontro dell’Heads of Agencies (HAG), il network dei Direttori delle Agenzie europee di Health Technology Assessment (HTA) organizzato da Agenas in collaborazione con la Direzione Farmaci e Dispositivi Medici del Ministero della Salute
Ai lavori del meeting, insieme ai responsabili delle Direzioni Farmaci e Dispositivi Medici e della Programmazione sanitaria del Ministero della salute, oltre che esponenti della Commissione Europea, hanno preso parte gli attori più rappresentativi a livello europeo sul tema dell’HTA. L’incontro si è svolto in un momento importante per l’HTA nel nostro Paese. Il 13 settembre 2022, sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i due decreti legislativi previsti dalla Legge 53/2021 di recepimento dei Regolamenti europei sull’HTA, che introducono novità determinanti relative all’implementazione e al potenziamento dei processi. Un percorso, quello dell’HTA in Italia, che non potrà che evolversi in maniera integrata con quanto previsto dal Regolamento Europeo. Numerosi gli spunti di riflessione emersi durante l’incontro, in particolare rispetto agli aggiornamenti da parte della Commissione sul Regolamento Europeo di HTA; il ruolo dell’HTA nelle attività di acquisto congiunto di tecnologie a livello comunitario, nonché l’analisi del percorso di valutazione comparativa del Regolamento HTA e dei Regolamenti Europei su dispostivi medici e diagnostica in vitro.
In un documento, realizzato da Farmindustria e sottoscritto da 19 organizzazioni, le Raccomandazioni utili nella lotta all’antibiotico resistenza
“Raccomandazioni per una strategia efficace contro la resistenza antimicrobica. Dalla prevenzione vaccinale allo sviluppo e utilizzo dei nuovi antibiotici” è il documento frutto del lavoro della Task Force multidisciplinare dedicata al contrasto dell’antimicrobico-resistenza costituita da Farmindustria che mettere a fattor comune competenze ed esperienze in materia con l’obiettivo di fornire raccomandazioni su aspetti critici della lotta all’Amr. Coordinatore del capitolo “Valore, accesso e innovazione dei nuovi antibiotici contro le resistenze batteriche” Francesco Saverio Mennini, Presidente Sihta. La Sociètà italiana di HTA è una delle 19 che ha concorso alla stesura del documento, insieme ad Aipo, Amcli, Cittadinanzattiva, Fadoi, Fimmg, Fimp, Fofi, Gisa, Siaarti, Sif, Sifo, Sihta, Sim, Simg, Simit, Sip, Sip, Sita e Siti.
Ruolo della prevenzione vaccinale come strumento di contrasto alla resistenza antimicrobicaCoordinatore dei lavori: Gaetano Privitera (Società Italiana di Igiene – SITI)
Elena Bozzola (Società Italiana di Pediatria – SIP) Mauro Carone (Presidente Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – AIPO) Fortunato D’Ancona (ha partecipato in qualità di esperto indipendente) Paola Faverio (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – AIPO) Tommasa Maio (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – FIMMG) Domenico Martinelli (Università di Foggia, ha partecipato in qualità di esperto indipendente) Gianni Rezza (ha partecipato in qualità di esperto indipendente) Alessia Squillace (Cittadinanzattiva)
Valore, accesso e innovazione dei nuovi antibiotici contro le resistenze battericheCoordinatore dei lavori: Francesco Mennini (Presidente Società Italiana di HTA – SIHTA)
Matteo Bassetti (Presidente Società Italiana di Terapia Antinfettiva, Antibatterica, Antivirale, Antifungina – SITA) Arturo Cavaliere (Presidente Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici – SIFO) Americo Cicchetti (Alta Scuola di Economia e Management in Sanità – ALTEMS, ha partecipato in qualità di esperto indipendente) Annamaria De Luca (Società Italiana di Farmacologia – SIF) Ignazio Grattagliano (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG) Giorgio Racagni (Presidente Società Italiana di Farmacologia – SIF) Stefania Stefani (Presidente Società Italiana di Microbiologia – SIM) Stefano Vella (Università Cattolica del Sacro Cuore, ha partecipato in qualità di esperto indipendente) A una delle riunioni della Task Force relativamente al tema “Valore, accesso e innovazione dei nuovi antibiotici contro le resistenze batteriche” ha preso parte anche un rappresentante di AIFA (dr.ssa Maria Paola Trotta).
Appropriatezza d’uso degli antibioticiCoordinatore dei lavori: Francesco Menichetti (Presidente Gruppo Italiano Stewardship Antimicrobica – GISA)
Pierangelo Clerici (Presidente Associazione Microbiologi Clinici Italiani – AMCLI) Claudio Cricelli (Presidente Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG) Antonio D’Avino (Presidente Nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri – FIMP) Mattia Doria (Federazione Italiana Medici Pediatri – FIMP) Antonio Giarratano (Presidente Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva – SIAARTI) Francesco Luzzaro (Associazione Microbiologi Clinici Italiani – AMCLI) Dario Manfellotto (Presidente Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti – FADOI) Walter Marrocco (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – FIMMG) Claudio Mastroianni (Presidente Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT) Maurizio Pace (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani – FOFI) Angelo Pan (ASST di Cremona, ha partecipato in qualità di esperto indipendente) Federico Pea (Società Italiana di Farmacologia – SIF) Nicola Petrosillo (Fondazione Policlinico Universitario Campus Biomedico, ha partecipato in qualità di esperto indipendente) Luca Richeldi (Società Italiana di Pneumologia – SIP) Claudio Santini (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti – FADOI) Marcello Tavio (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT) Ai lavori della Task Force e alla stesura del documento ha contributo, inoltre, il Gruppo di Lavoro Farmindustria sulla resistenza antimicrobica composto da Andrea Pitrelli (coordinatore del Gruppo), Loredana Bergamini, Marzena Bochenska, Giovanni Checcucci Lisi, Tiziana Di Paolantonio, Monica Gori, Federico Marchetti, Marina Panfilo, Maria Adelaide Bottaro e Mauro Racaniello.
Il monitoraggio dell’efficacia dei vaccini contro l’infezione da SARS-CoV-2. Primi risultati degli studi di popolazione
Dopo il calo fisiologico che è stato registrato nelle settimane centrali di agosto, la campagna vaccinale procede lentamente lasciandoci anche a settembre molto lontani dalle soglie minime di sicurezza. Rimangono infatti ancora molti gli indecisi e dubbiosi oltre ad una consistente e abbastanza numerosa e rumorosa frangia di fortemente contrari. Questo nonostante i numeri ci dicano che completare il ciclo garantisce una forte protezione, dall’infezione e ancor più alta dal rischio di conseguenze gravi (ricovero, ricovero in terapia intensiva, morte).
Studi osservazionali condotti in UK, Israele, e Italia, sulla popolazione generale, o su operatori sanitari, evidenziano una riduzione del rischio di ricovero (ordinario e in terapia intensiva) e del rischio di mortalità nei soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, rispetto ai non vaccinati. L’analisi dei trend temporali, in Israele, ha evidenziato una stretta associazione tra l’andamento della copertura vaccinale e il calo del numero dei casi e delle ospedalizzazioni (ricoveri ordinari e in terapia intensiva), evidente inizialmente nelle fasce di età che avevano avuto accesso prioritario al vaccino e a seguire in quelle arruolate in tempi successivi nel programma vaccinale. I dati italiani del sistema di sorveglianza dell’ISS, pubblicati a Giugno 2021, stimano una efficacia vaccinale nelle fasce di età più anziane (over 60) pari al 90% per il rischio di ricovero ordinario e al 97% per il rischio di ricovero in terapia intensiva e di decesso. Valori poco più elevati erano stimati per le fasce di età più giovani. La riduzione delle ospedalizzazioni contribuisce a mitigare l’impatto indiretto del Covid-19 sulla salute della popolazione, in particolar modo delle persone più fragili e affette da malattie croniche, conseguente a ritardi di accesso ai servizi sanitari e all’annullamento di prestazioni urgenti o differibili. Con la diffusione delle campagne vaccinali appare però urgente disporre di dati utili a valutare in quale misura questi vaccini possano prevenire l’infezione asintomatica da SARS-CoV-2, per orientare le raccomandazioni di sanità pubblica per i soggetti vaccinati. Inoltre, l’efficacia dei vaccini nel ridurre il rischio di infezione asintomatica, può essere considerata un indicatore dell’impatto del vaccino nel prevenire la trasmissione del virus. Una recente metanalisi condotta da ricercatori dell’Istituto Koch ha analizzato i dati disponibili relativamente all’efficacia dei vaccini nel ridurre il rischio di infezione. I risultati di 17 studi, condotti in 8 paesi diversi (8 su operatori sanitari, 7 su popolazione generale e 2 su assistiti in strutture per lungodegenti) confermano, nei soggetti che avevano completato la schedula prevista, una elevata efficacia dei vaccini (Pfizer, Astra-Zeneca, Moderna, Janssen), variabile tra il 61.7% e il 98.6%. La maggioranza degli studi riporta stime di efficacia variabili tra l’80% e il 90% e non sono state osservate differenze in relazione ad età o tipo di vaccino. Gli studi che avevano specificamente esaminato l’effetto protettivo dei vaccini per le infezioni asintomatiche hanno riportato stime di efficacia variabili tra l’80% e il 90%. Nei soggetti vaccinati la carica virale dei soggetti infettati sembra più bassa carica e la durata del tempo di eliminazione del virus sembrano ridotti rispetto ai non-vaccinati. L’effetto protettivo dei vaccini si manteneva anche per la cosiddetta variante inglese (B.1.1.7), mentre l’efficacia sembra ridotta per il rischio di contrarre l’infezione per la più recente variante Delta, anche si mantiene invariata la riduzione del rischio di ospedalizzazione. Questi dati suggeriscono quindi che i vaccini contro l’infezione da SARS-CoV-2 sono efficaci nel prevenire non solo le infezioni sintomatiche, ma anche quelle asintomatiche, e che, anche se i soggetti vaccinati possono in alcuni casi contrarre l’infezione, la probabilità che contribuiscano a trasmetterla è ridotta. In una prospettiva di sanità pubblica, la vaccinazione può non solo limitare gli effetti indiretti della pandemia, dovuti alle restrizioni dell’offerta di prestazioni per patologie croniche, ma anche contenere la diffusione dell’infezione.
SOCIETÀ ITALIANA DI HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT – SIHTA
XIV CONGRESSO NAZIONALE SIHTA 2021
#HTAècambiamento”
26/29 ottobre Virtual Congress Experience
Roma, 19 ottobre 2021 – “#HTA è cambiamento” è il titolo scelto per il XIV congresso nazionale della Società italiana di health technology assessment (Sihta), on line dal 26 al 29 ottobre.
L’Hta vuole essere uno degli strumenti principali per realizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e ripensare il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Dopo la crisi inferta dalla pandemia l’Italia avrà a disposizione risorse importanti per il settore, mai viste prima. Proprio per questo, non va sprecata l’occasione di riorganizzare un Servizio che già prima della diffusione del Covid-19 necessitava di una ristrutturazione.
“L’intervento del Pnrr dovrebbe essere seguito da un progetto chiaro, trasparente e basato su scelte rese prioritarie con logiche di Hta – sottolinea Francesco Saverio Mennini, presidente Sihta direttore EEHTA del Ceis, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata Kingston University -. L’Hta può essere individuato quale strumento del cambiamento solo se, al di là delle normative e dei regolamenti che già̀ esistono, si assisterà̀ nel futuro ad un cambio di paradigma che veda convergere tutti gli attori del sistema verso il raggiungimento di una maggiore consapevolezza del problema e la responsabilità̀ dei diversi attori nell’impegno verso lo stesso fine. Nei prossimi anni i decisori dovranno prepararsi ad un sempre maggior impiego dell’Hta, man mano che gli sforzi di sviluppo delle capacità e di sensibilizzazione avanzeranno raggiungendo la necessaria massa critica”.
“C’è più che mai bisogno di cambiamento. Il nostro sistema sanitario, deve essere rinnovato con mirate iniezioni di nuovi modelli di cura, innovazione tecnologica, crescita professionale. Il Pnrr e la nuova programmazione sanitaria sembrano poter fornire le risorse economiche necessarie. Ma, per trasformare la spesa in investimento serve analisi dei bisogni, valutazioni comparate, definizione di obiettivi di salute chiari e circoscritti, monitoraggio del processo e metriche appropriate, in sintesi serve Hta”, afferma Giandomenico Nollo, coordinatore scientifico del Congresso, professore di Bioingegneria, Laboratori BIOtech del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.
“Nei prossimi anni possiamo essere protagonisti di un cambiamento tanto necessario quanto straordinario del Ssn: grazie al carburante del Pnrr, infatti, saranno finalmente alla portata del nostro Paese obiettivi determinanti come il rinnovo organizzativo e tecnologico dei servizi, dalla territorialità alla telemedicina, cui si affiancherà, per le “tecnologie biomedicali” in senso stretto, la rivoluzione apportata dai nuovi Regolamenti europei sui Dispositivi Medici e sui Dispositivi Medico-Diagnostici in Vitro. Rivoluzione per i fabbricanti, gli Enti di certificazione, gli Organi di Vigilanza e i professionisti della salute. Tutto ciò avrà estremo bisogno di Hta e, per il bene del Paese e delle prossime generazioni, speriamo che la politica e le Istituzioni traducano la decisione del Patto per la Salute del 2019 implementando l’Agenzia italiana di Hta per la quale si è spesa Sihta col Position Paper dell’estate 2020, nonostante lo tsunami della pandemia. Non ci possiamo permettere lo spreco delle risorse, soprattutto quando queste hanno una portata eccezionale, dimostrando il valore degli investimenti per il paziente e la sostenibilità, anche a regime, dei diversi progetti che saranno sottoposti alla valutazione del Governo”, dice Pietro Derrico, past president Sihta.
“Con il concludersi del biennio 2021-2022 troverà piena attuazione il nuovo quadro normativo europeo che regola il mercato dei Dispositivi Medici e dei Diagnostici In-Vitro, grazie appunto alla definitiva entrata in vigore, rispettivamente, dei regolamenti 2017/745 e 2017/746. Entrambi i regolamenti sono stati sviluppati con l’intento di migliorare la salute e la sicurezza dei pazienti, agendo su alcuni aspetti che l’esperienza quasi trentennale di applicazione delle prime direttive europee aveva segnalato come critici: le indagini cliniche e la valutazione clinica per l’ottenimento della conformità, il rafforzamento delle attività e dei meccanismi di supervisione delle Autorità nazionali sugli organismi notificati e sulle procedure ivi condotte di valutazione della conformità, la vigilanza e la sorveglianza del mercato, attraverso una maggiore trasparenza e tracciabilità dei dispositivi medici. L’effetto di tali novità potrebbe essere rilevante anche rispetto alle pratiche di Hta, favorendone un’attuazione più sistematica, rapida ed efficiente, in grado non solo di indirizzare al meglio le politiche di allocazione delle risorse del Ssn, ma anche di incrementare l’efficienza della ricerca e sviluppo, aspetto che si traduce in una maggiore probabilità di costo-efficacia delle tecnologie sul mercato e quindi di sostenibilità per l’intero sistema”, aggiunge l’ing. Matteo Ritrovato, Segretario Comitato Tecnico Scientifico Sihta.
Durante le giornate saranno 100 i relatori e i moderatori che si alterneranno in più di 20 ore di incontri e discussioni. Le quattro sessioni plenarie del pomeriggio saranno centrate sui temi dell’organizzazione, della connessione, dei dati e dell’opportunità̀. Gli argomenti verranno approfonditi da esperti provenienti da diversi campi della ricerca, delle istituzioni, del mondo sanitario ed economico per un’analisi aperta e trasversale. Nelle quattro sessioni della mattina, invece, i relatori si confronteranno su titoli specifici: il ruolo del cittadino, della real world evidence, del nuovo regolamento europeo sui dispositivi medici e dei nuovi Lea e le loro connessioni con la Hta.
Anche quest’anno, la Sihta con il proprio congresso vuole approfondire il confronto con le altre società scientifiche e i rappresentanti dell’imprenditoria biomedicale. A questo sono dedicate ulteriori dodici sessioni tematiche che porranno l’attenzione sull’urgenza di impiegare l’Hta in tutta la filiera del Ssn: dalle politiche di prevenzione, la qualificazione delle risorse umane, alle proposte di ricerca e innovazione nei diversi comparti di erogazione dei servizi di salute, fino allo sviluppo e alla validazione dei dispositivi medici e dei processi di acquisto di beni e servizi per la salute. A completare il congresso, sarà l’offerta di quattro incontri di formazione da 6 crediti Ecm e 12 Cfp.
XIV CONGRESSO NAZIONALE SIHTA “HTA è Cambiamento”
online dal 26 al 30 ottobre 2021
Anche quest’anno il XIV Congresso Nazionale Sihta ha riservato ampi spazi ai numerosi lavori scientifici che ancora una volta sottolineano il sempre più alto interesse per il tema dell’Hta.
Per la libera consultazione, di seguito pubblichiamo i lavori selezionati per le presentazioni Off-Line dal Comitato scientifico del Congresso .
Valutazione dei fattori pluriennali nei processi di acquisto delle grandi apparecchiature in Sanità Tallarico S
Progetto Telemedicina: il valore della evoluzione tecnologica oltre la pandemia Colombo P, Mazzali C, Ciccarone C, Maderna F, Vivan S, Frigerio M, Cipriani M, Tringali M, Bellavia G, Saporetti G, Origgi G
Dispensa automatica del farmaco presso l’APSP Casa di Riposo Giovanelli di Tesero S.MA® e S.rO® a confronto. Un tentativo di mini HTA Bettega E, Di Cocco S, Bragana R
Values in doing assessments of healthcaretechnologies (Validate) Refolo P
Gli appuntamenti, gli incontri, le sessioni ECM/CFP nel programma del XIV Congresso 2021
Quote scaglionate e ISCRIZIONI AGEVOLATE per i soci Sihta, Siti, Sifo Aie, Aies e Presentatori ABSTRACT. TARIFFE SPECIALI per Studenti, Specializzandi e Dottorandi associati Sihta
Gli appuntamenti con i diversi workshop a cura delle Aziende e delle Società scientifiche partner sono da considerare una preziosa collaborazione tra pubblico e privato, tra scienza e organizzazione.
Durante il XIV Congresso ampio spazio è dedicato ai workshop a cura e in collaborazione con alcune tra le più importanti Aziende e Società scientifiche. Tredici incontri che affrontano altrettanti argomenti di politica sanitaria, innovazione tecnologica, organizzazione senza mai perdere di vista la visione analitica dell’Hta attraverso un approccio multidisciplinare, elemento base del lavoro della nostra società scientifica.
Martedì 26 ottobre
16.45/17.45 Impatti assistenziali, sociali ed economici dell’epilessia in Italia
“La storia dell’epilessia può essere riassunta come 4.000 anni di ignoranza, superstizione e stigma, seguiti da 100 anni di conoscenza, superstizione e stigma”. Così la rivista Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, ha descritto i principali problemi dell’epilessia. Per questo vogliamo aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento sugli attuali livelli d’assistenza, gli impatti sociali ed economici, evidenziando i bisogni disattesi, evidenziando le azioni quick win che possano migliorare.
16.45/17.45 Applicazione dell’Hta alle risorse umane: dall’esperienza della pandemia Covid-19 ad un nuovo servizio sanitario
Il valore della persona per la ripresa alla luce del NextGenerationEU in Sanità. Promuovere un approfondimento sulla rilevanza delle risorse umane che, con una forte motivazione come in corso di pandemia, sono in grado di condurre l’organizzazione ad attività innovative e risultati inattesi, valutabili, in realtà, anche attraverso strumenti di Hta. L’approccio al tema è multidisciplinare e multiprofessionale, come si evince dagli stakeholder invitati a partecipare. Il capitale umano adeguatamente motivato, formato, addestrato è valore fondante nello sviluppo socio-economico di qualsiasi paese e il fulcro del Servizio sanitario nazionale.
18.00/19.00 Nuovo regolamento europeo per i Dispositivi medici. Prospettive e opportunità
Nel maggio 2021 è definitivamente entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sui DM, elaborato al fine di migliorare la salute e la sicurezza di tali prodotti, rafforzando profondamente alcuni elementi chiave dell’attuale approccio normativo, quali la supervisione degli organismi notificati, le procedure di valutazione della conformità, le indagini cliniche e la valutazione clinica, la vigilanza e la sorveglianza del mercato, e introducendo, nel contempo, disposizioni che garantiscano la trasparenza e la tracciabilità dei dispositivi medici. Oltre ad avere abrogato le precidenti direttive su DM (93/42) e DM impiantabili attivi (90/385), unificando la trattazione dei due temi, il nuovo regolamento approfondisce notevolmente non solo gli aspetti di sicurezza, di governo e tracciabilità dei DM, ma amplia anche le richieste di prove cliniche di efficacia ai fabbricanti. La sessione intende evidenziare gli elementi di tale cambiamento che potranno avere un impatto sulle attività, sulle metodologie, sulla capacità di incidere sulle scelte di acquisizione e implementazione delle tecnologie oggetto del regolamento, in seno all’intera comunità professionale direttamente o indirettamente coinvolta nei processi di valutazione nonché agli stakeholder di riferimento.
18.00/19.00 La Telemedicina può Cambiare il Ruolo del Medico di medicina generale?
Integrazione delle cure, riqualificazione dell’assistenza primaria, posizionamento del paziente al centro del processo di cura, sono alcune delle parole chiave che caratterizzano, da un lato gli interventi previsti dal PNRR e dall’altro le condivise esigenze di rinnovamento del Servizio Sanitario Nazionale. Per rendere possibile e concreta questa trasformazione epocale è indispensabile l’aggiornamento organizzativo e tecnologico di tutta la filiera della cura, ma con particolare riferimento alla medicina generale che dovrà affrontare questo nuovo corso introducendo in modo sistematico ed organizzato approcci diagnostici, assistenziali e di cura basati sulla telemedicina. Un processo questo tutt’altro che scontato, che non deve essere confuso con l’uso emergenziale fatto negli ultimi mesi degli strumenti di comunicazione in risposta alla Pandemia, ma basato su piattaforme e dispositivi professionali e certificati con percorsi assistenziali codificati, obiettivi di salute condivisi e indicatori di processo. Tutto questo, se da un lato richiede uno sforzo di aggiornamento tecnologico che coinvolge imprese, servizio sanitario singoli professionisti e cittadini, dall’altro impone un aggiornamento professionale e culturale senza il quale questa rivoluzione rimarrà incompiuta e foriera di disparità di trattamento, sovra o sotto utilizzo tecnologico, abbandono, digital divide etc. Il workshop metterà a competenze tecnologiche e di medicina generale per dipanare la matassa e disegnare proposte di approcci condivisi nel ben della salute dei cittadini e della professionalità del MMG.
Mercoledì 27 ottobre
16.45/19.00 Innovazione tecnologica a supporto dei cambiamenti organizzativi: quali modelli di partenariato per una sanità sostenibile
In questo ultimo anno, il Servizio Sanitario Nazionale è stato messo a dura prova da esigenze risultate spesso incompatibili con l’attuale organizzazione dei servizi assistenziali, con le classiche procedure di valutazione dei percorsi e delle tecnologie sanitarie e, ultimo ma non meno importante, con la capacità di programmazione e individuazione delle priorità in termini di investimenti in salute. Le organizzazioni sanitarie hanno iniziato ad adeguarsi ai nuovi bisogni di salute al fine di garantire e migliorare le proprie performance in termini di esito e processo, ma quanto la tecnologia aiuti a migliorare le organizzazioni è ancora in valutazione. La sfida della sanità digitale necessita di un approccio capillare e si pone tra gli obiettivi quello di favorire l’equità delle cure riducendo l’incertezza degli esiti. Quali prospettive dovrebbero essere valutate, la prospettiva Ssn o la prospettiva paziente per vedere le tecnologie a supporto dell’organizzazione e per migliorare l’efficienza organizzativa? La telemedicina, le televisite, l’intelligenza artificiale a supporto della diagnostica, e, nell’immediato futuro, le terapie digitali, stanno spingendo i decisori verso una revisione dei processi e dei modelli organizzativi per potenziare l’home care integrandosi con la medicina territoriale? Attraverso la condivisione di 4 progetti di Partnership, pubblico e privato riflettono su tali tematiche identificando le variabili determinanti per costruire una sanità basata sul valore.
16.45/17,45 Ricerca su Covid-19: vecchi limiti e nuovi modelli virtuosi. Quali indicazioni per la ricerca nel Ssn
La pandemia COVID-19 ha generato un’enorme quantità di iniziative di ricerca clinica ed epidemiologica, sia a livello italiano che internazionale. Certamente alcune di queste rappresentano esempi virtuosi di approcci innovativi all’utilizzo e alla condivisione dei dati per obiettivi condivisi di ricerca, ma numerose sono anche quelle che mostrano diverse debolezze metodologiche, sia nel campo della scoperta di trattamenti efficaci (con troppe sperimentazioni di piccole dimensioni e senza gruppo di controllo), sia nel campo dell’identificazione dei rischi prevenibili e dei fattori prognostici (con pochi grandi studi di coorte o caso-controllo, rappresentativi e ben progettati).
In Italia l’iniziativa di AIFA di valutare celermente e centralmente i protocolli di ricerca farmacologica, identificando come unico riferimento il Comitato Etico dell’IRCCS Spallanzani e di mettere a disposizione sul proprio sito le sperimentazioni approvate con i relativi protocolli è stata certamente molto positiva.
La necessità di riflettere sul ruolo della ricerca in ambito epidemiologico a seguito dell’emergenza COVID-19 è stata considerata rilevante dall’AIE che, tra altre iniziative, ha organizzato un gruppo di lavoro per riflettere su come il mondo della ricerca clinica ed epidemiologica abbia reagito alla pandemia e per condividere idee su una proposta di agenda di ricerca pensata per rispondere ai gap di conoscenza su argomenti di carattere clinico ed epidemiologico considerati ad alta priorità Il workshop rappresenta un’occasione per discutere di questa esperienza e dell’agenda che è stata proposta anche alla luce dell’evoluzione della situazione pandemica
18.00/19.00 Utilizzo dell’Hta in risposta al Covid-19: il progetto Covidiagnostix
A quasi due anni dall’insorgenza della pandemia Covid-19, il workshop (L’utilizzo dell’HTA in risposta al Covid-19: il progetto Covidiagnostix) intende illustrare i principali risultati del progetto di ricerca finanziato dal Ministero della Salute a partire da novembre 2020 e finalizzato, appunto, alla valutazione multidisciplinare dei test sierologici. Nel corso del progetto sono stati sviluppati due ambiti principali di ricerca: il primo relativo alla realizzazione di un report HTA sviluppato seguendo il Core Model EunetHTA e integrato con metodiche MCDA; il secondo relativo alla raccolta di dati primari derivanti dall’utilizzo dei test in specifiche popolazioni di individui. Le risultanze di questi due filoni di indagine sono poi stati ulteriormente elaborati in relazione all’utilità (in termini di efficacia del controllo della pandemia, di ottimizzazione delle risorse, etc.) riscontrabile in diversi ambiti applicativi: in particolare, uno scenario particolarmente rilevante è risultato quello relativo all’utilizzo di tali test per la valutazione e ottimizzazione della campagna vaccinale (cfr identificazione della durata della copertura anticorpale, definizione di strategie di test&vaccine in differenti popolazioni, etc.). I professionisti a vario titolo coinvolti nel progetto ne descriveranno quindi i principali risultati, descrivendo altresì l’importanza degli obiettivi e la complessità degli aspetti metodologici ed operativi.
Giovedì 28 ottobre
16.45/19.00 Parte 1
Dai bisogni alla gestione integrata dei percorsi: come garantire la presa in carico dei pazienti cardiovascolari?
La sanità alla sfida del new normal: è necessaria una rivoluzione copernicana nel rapporto tra sistema sanitario e cittadino volta al superamento della frammentazione dei percorsi in prestazioni isolate valutabili in termini di spesa tramite la rendicontazione amministrativa, ma non in termini di effettiva presa in carico dei pazienti. La nuova sanità dovrà essere incentrata sul coinvolgimento attivo della popolazione, prima ancora che dei pazienti, in un’ottica di prevenzione. È necessaria l’evoluzione verso un modello in grado di conoscere e soddisfare tempestivamente i bisogni dei cittadini. Il nuovo paradigma di assistenza – volto a ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure – troverà un fattore abilitante nell’innovazione tecnologica e consentirà l’integrazione dei diversi contesti assistenziali, san itari e sociali, ospedalieri e territoriali. Il focus proposto riguarda il paziente cardiovascolare: quali prospettive per il futuro alla luce di quanto appreso durante la pandemia?
Parte 2
Dalla valutazione al finanziamento delle tecnologie: una roadmap per investire sul valore
Al fine di supportare, da un punto di vista programmatorio e operativo, un’evoluzione strategica del Ssn – basata sull’ottimizzazione dei percorsi e sulla sostenibilità sia di breve, sia di lungo periodo – è necessario ripensare agli strumenti di programmazione, valutazione e finanziamento delle tecnologie, cercando di stimolare una riflessione più inclusiva sui modelli alternativi di funding che possano rispecchiare la complessità dei fabbisogni del paziente e le esigenze del pagatore, soprattutto quando sono coinvolti i dispositivi medici ad alto costo. Partire dall’approccio basato sul ciclo di vita delle tecnologie e dalla valutazione della performance nella pratica clinica per confrontarsi su modelli di finanziamento delle tecnologie e dei percorsi basati sull’esito, che impattano positivamente sulla resilienza e sostenibilità del nostro sistema sanitario. Considerare la nuova MDR come un’opportunità per ripensare i meccanismi di introduzione, monitoraggio e finanziamento delle innovazioni tecnologiche e dei percorsi di cura. Dare un nuovo slancio pragmatico alla programmazione per cogliere le opportunità delle risorse rese disponibili dai fondi europei.
16.45/17.45 Hta della Prevenzione
Partendo dai risultati di un progetto CCM 2017:“Scegliere le priorità di salute e selezionare gli interventi efficaci per prevenire il carico delle malattie croniche non trasmissibili”) la Regione Piemonte ha messo a punto un Laboratorio Prevenzione dedicato alla progettazione degli interventi sulla base dell’efficacia e dell’impatto sulla salute e sui costi. Il “Laboratorio Prevenzione” prevede la consultazione di un gruppo di stakeholder, decisori e policy maker. Dall’analisi dell’approccio proposto dalla regione Piemonte, il workshop vuole portare al centro dell’attenzione il valore della HTA nella definizione delle strategie di prevenzione dei piani Nazionali e Regionali. Alla qualità delle conoscenze, spesso, non corrisponde infatti, una adeguata capacità di traduzione delle medesime in priorità e politiche, così come anche quando sono note le modalità di azione preventiva efficace, il loro uso non viene sufficientemente diffuso e adottato. L’efficacia è comunque una condizione necessaria ma non sufficiente per l’adozione di un intervento sanitario. Le scelte relative all’introduzione delle prestazioni e agli interventi da erogare nell’ambito del SSN devono essere orientate sulla base di una valutazione multidimensionale che consideri anche costi, impatto sull’organizzazione dei servizi e sull’equità, in altre parole un approccio HTA. Il workshop sarà l’occasione per presentare risorse e strumenti messi a disposizione delle regioni italiane per valorizzare attraverso una metodologia condivisa le evidenze scientifiche disponibili, al fine di supportare le scelte di priorità d’intervento nella fase di programmazione dei Piani Regionali di Prevenzione.
18.00/19.00 Assistenza sanitaria integrata e trasformazione digitale: modelli di valutazione, organizzazione e partecipazione attiva
L’assistenza sanitaria integrata (HIC) necessita di un approccio multidimensionale e multidisciplinare in cui la trasformazione digitale è elemento fondante. AReSS Puglia, 4 stars Reference Site della Partnership di Innovazione Europea sull’Invecchiamento Attivo e in Salute (IN-4-AHA), è protagonista di un percorso di innovazione che intende fornire basi scientifiche e percorsi facilitati per le “hybrid care”, (innovazioni tecnologiche associate a modalità di cura “tradizionali”), come elementi apportanti valore ai vari nodi della catena dell’HIC. Il workshop mira a presentare I-CARE Lab di AReSS Puglia: un think tank laboratoriale, contenitore di esperienze focalizzate su aspetti specifici di un approccio integrato all’assistenza, destinate a produrre conoscenza ed evidenze da riutilizzare su più avanzati interventi di exploitation/scaling up delle soluzioni. Tre i case studies che saranno presentati: SCIROCCO Exchange (Health Program 2014-2021) un sistema di valutazione della maturità dell’HIC nelle 6 ASL pugliesi con l’utilizzo di un Tool online basato sul Maturity Model del gruppo di lavoro B3 della IN-4-AHA che ha avviato un improvement plan finalizzato a colmare i gap rilevati; Foodia-net (CCM 2018) un modello operativo innovativo e sostenibile di task shifting (protocollo FooDIA-Net) che permette una promozione della literacy alimentare e dell’engagement nella prevenzione del Diabete mellito e/o delle sue complicanze; GATEKEEPER (H2020) progetto multicentrico su larga scala volto all’elaborazione di un modello di intelligenza artificiale per il controllo del Diabete mellito di tipo 2 basato sull’utilizzo di parametri clinici “convenzionali” e “non convenzionali”. In tutti tre progetti fondamentale è il ruolo del paziente, protagonista di un processo trasformativo che vede nelle nuove tecnologie uno strumento strategico e centrale.
Venerdì 29 ottobre
11.00/11.55 Nuovi strumenti di Digital Health per supportare medici e pazienti nella gestione della patologia asmatica: l’innovazione digitale passa per i LEA
L’Asma è una condizione clinica ad elevato impatto epidemiologico con una prevalenza stimata di circa il 6% nella popolazione generale e rappresenta un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Tale condizione è caratterizzata da una significativa sottodiagnosi e da una ridotta aderenza dei pazienti al trattamento farmacologico. La scarsa aderenza alle terapie compromette in modo significativo l’efficacia del trattamento e rappresenta un problema importante per il raggiungimento del controllo di malattia, con un impatto sia sulla qualità di vita dei pazienti sia in termini economici sul SSN. Il miglioramento dell’aderenza deve essere un obiettivo a cui il SSN deve tendere e dispositivi di Digital Health (es.Turbo+) in grado di monitorare da remoto l’aderenza dei pazienti asmatici rappresentano uno strumento utile ed innovativo ed andrebbero incanalati in una strategia di sistema affinché la sanità digitale diventi davvero uno strumento a supporto dei pazienti.
11.00/11.55 Innovazione nel procurement. Processi di acquisto con pagamento a procedura per favorire una gestione integrata del reparto e l’accesso a tecnologie innovative
La governance in senso ampio di un reparto ospedaliero passa dalla corretta gestione delle risorse a disposizione, che sappia coniugare esigenze di innovazione con il controllo della spesa. In questo contesto, l’acquisto per procedura rende possibile l’accesso a tutti i dispositivi necessari per la cura dei pazienti e al contempo la certezza della spesa, con un occhio particolare all’introduzione delle tecnologie innovative in maniera controllata.
Gli appuntamenti, gli incontri, le sessioni ECM/CFP nel programma del XIV Congresso 2021
Quote scaglionate e ISCRIZIONI AGEVOLATE per i soci Sihta, Siti, Sifo Aie, Aies e Presentatori ABSTRACT. TARIFFE SPECIALI per Studenti, Specializzandi e Dottorandi associati Sihta